GUBBIO: Manganelli, Cerbella, Carconi, Conti, Lenzi, Merciari, Bertini, Gnazale, Marinelli, Barculli, Brunella.

A disposizione: Stacchiotti, Balini, Bartolucci, Bita, Crescenzi, Guerrini, Martina, Shehaj. All: Tafani Federico

 

AQUILA MONTEVARCHI: Lunetti, Dago, Ferrari, Rus, Bigazzi, Aramini, Fabbrini, Santini, Malaj, Resuttana, Vignoli.

A disposizione: Oliva, Carnevale, Errunghi, Talenti, Marraccini, Nyamsi, Spahiu, Venanzi, Dini. All: Tesconi Massimo.

 

Aquila Montevarchi che affronta la sua ultima gara di campionato in trasferta sul campo del Gubbio.

Gara equilibrata e senza grosse occasioni degne di nota, fino al 35° del primo tempo, quando in un momento di superiorità numerica per un piccolo infortunio ad un giocatore Aquilotto, il Gubbio trova il vantaggio con Brunella, che con un gran tiro infila la palla sotto l’incrocio.

Aquila che dopo lo svantaggio si butta in avanti alla ricerca del pari, occasione che capita nei piedi di Malaj, il suo pallonetto finisce sopra la traversa.

Primo tempo che si conclude con il vantaggio del Gubbio per 1 a 0.

Secondo tempo che si apre con un occasione per il Gubbio, Barculli si fa respingere il tiro rasoterra dal portiere rossoblù.

Aquila che al 13° con una bella combinazione, Santini Malaj Santini, si crea l’occasione per pareggiare la gara, ma la difesa locale è attenta e mette in angolo.

Ancora i ragazzi di Tesconi al 23° sfiorano il pari, Malaj dopo una bella girata, si vede deviare la palla sopra la traversa dall’estremo difensore locale, e al 25° quando Marraccini dopo una bella girata verso la porta manda la sfera alta sopra la traversa.

Gubbio che al 35° va vicino al raddoppio, palla che dopo la battuta di un calcio di punizione attraversa tutta l’area, Merciari sul secondo palo tira indisturbato ma la traversa gli nega la gioia del goal, raddoppio che però arriva al 43° con Marinelli che trasforma il penalty decretato dal direttore di gara.

Finisce così l’incontro con la vittoria del Gubbio per 2 a 0, Aquila che non meritava la sconfitta, considerando le buone occasioni create ma non sfruttate.