AQUILA MONTEVARCHI: Lunetti, Carnevale, Ferrari, Cocci, Bigazzi, Fabbrini, Buset, Santini, Myrtaj, Resuttana, Malaj.

A disposizione: Oliva, Dini, Aramini, Dago, Tommasini, Falsini, D’Alessandro. All: Tesconi Massimo.

 

VIRTUS ENTELLA: Gariti, Virtuosi, Garzella,Vian Seewald, Fior, Busicchia, Giammona, Tiana, Perrone, Lagomarsino, Martini Donati.

A disposizione: Sanguineti, Soracco, Marzano, Cocconi, Danero, Deljallisi, Macchini. All: Annoni Paolo.

 

Aquila Montevarchi impegnata fra le mura amiche contro la Virtus Entella, compagine ligure che si trova attualmente in testa alla classifica con  38 punti, 3 di vantaggio sulla seconda Pontedera.

Gara molto equilibrata e senza azioni degne di nota fino al 19°, quando sugli sviluppi di un calcio d’angolo la Virtus passa in vantaggio su colpo di testa, complice l’errore della retroguardia locale.

Al 35° il n.11 Martini Donati raddoppia per la formazione ospite, su cross proveniente dalla destra, rimasto solo in area con un colpo di testa mette la sfera alle spalle del portiere Montevarchino.

Entella scatenato, cinque minuti più tardi porta a tre il vantaggio, attaccante che ribatte a rete sotto porta una palla vacante.

Aquila che si vede la prima volta dalle parti della difesa ospite al 41° quando Myrtaj impegna seriamente Gariti con una parata a terra.

Primo tempo che si conclude con il vantaggio della Virtus Entella per 3 a 0.

Aquila che nel secondo tempo alza il baricentro per provare a riaprire la gara, trovando alcune occasioni con Buset che di destro calcia sopra la traversa, al 29° Cocci di destro calcia debole al lato.

Entella ormai chiuso in difesa nel gestire la gara e il risultato, Aquila che ci prova ancora, al 37° Falsini di testa su assist da calcio d’angolo mette di pochissimo al alto e nell’ultima occasione del match nel recupero Falsini vede deviare in calcio d’angolo un colpo di testa centrale.

Gara che termina con la vittoria dell’Entella per 3 a 0, vittoria maturata nel primo tempo, secondo tempo dove i ragazzi di Tesconi hanno tentato con orgoglio di riaprire la gara senza però riuscirci.